Il Punto di Vista

Vacanze: anche l’intestino ha il diritto di godersi il relax

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Chi le prepara all’ultimo momento, chi si organizza per tempo: quando si parte per una vacanza, ovunque sia la meta arriva il momento di preparare le valigie. Sarebbe bene fare la stessa cosa anche con il proprio intestino, per prevenire spiacevoli disagi e vivere lo svago con la giusta serenità.

Pronti a mettere in pausa il cervello, ma non la pancia.

Con il cambio di luogo, di abitudini e di cibo, molti di noi durante la villeggiatura soffrono di gonfiore e rallentamento intestinale.

È bene educare l’intestino ad una fisiologica motilità andando a prevenire il problema fin da subito, proteggendolo e rinforzandolo con accorgimenti specifici e mirati. 

La regola base è: niente scorciatoie!

Rimedi veloci e irruenti sono sconsigliati in quanto potrebbero peggiorare sintomi come gonfiore e crampi e rovinarci la vacanza.

Per rispettare la fisiologia intestinale e lo stato di benessere nella sua globalità – spiega la dott.ssa Roberta Lanza, farmacista e consulente nutrizionale, perfezionata in Fitoterapia clinica Scientific Advisor di Schwabe Pharma Italia –  è bene tenere conto di diversi fattori come: i movimenti peristaltici, la consistenza e l’idratazione delle feci.

L’intestino svolge dei movimenti involontari di contrazione detti appunto peristalsi responsabili della corretta motilità intestinale che è influenzata da diversi meccanismi a loro volta suscettibili a vari stimoli come le emozioni, l’alimentazione e l’attività fisica.

Approfittiamo del tempo libero durante la vacanza per ampliare la varietà dei cibi ruotandone la tipologia e facendo attenzione ai cibi locali, soprattutto se sono alimenti a rischio che posso infiammare l’intestino.

Più acqua, più fibre solubili (come quelle della frutta) no quelle insolubili (come la crusca) che potrebbero essere irritanti. Prediligere gli alimenti freschi e masticare a lungo.

Evitare cibi infiammanti come farine bianche, cibi raffinati, zucchero, bevande gasate, carne rossa, cioccolato, the, caffè

  • Sì ai cibi fermentati come yogurt, kefir, crauti, che favoriscono eubiosi e sono di facile digestione 
  • Sì ai grassi buoni come frutta secca, olio evo, avocado, semi oleosi come chia e lino che favoriscono la pulizia pareti intestinali e migliorano la stipsi.

Per preparare l’intestino prima della valigia, al fine di partire con un esercito di batteri buoni, è bene integrare ceppi probiotici specifici e fibre che favoriscano la crescita della flora “amica”.

Ma quali sono le fibre innovative?

Si consiglia l’assunzione di fibre ad attività osmotica e prebiotica che favoriscono la crescita della flora buona come bifidobatteri e lattobacilli e che non irritano le pareti intestinali.

Ad oggi sono presenti delle fibre prebiotiche più “evolute”, come la fibra BioEcoliansche ha dimostrato in studi clinici di favorire il riequilibrio della biodiversità microbica, aumentare gli acidi grassi a catena corta (come il butirrato) e favorire la regolarizzazione della motilità migliorando la consistenza delle feci. 

Si tratta di un α-gluco-oligosaccaride naturale, prodotto attraverso processi naturali di sintesi enzimatica e di fermentazione in presenza di un ceppo brevettato. Questo originale procedimento produttivo rende BioEcolians® una fibra ideale per essere utilizzata come substrato dai microrganismi eubiotici.

La regolare assunzione in dosaggi elevati di prebiotici può provocare disagi come flatulenza e crampi addominali, le fibre BioEcolians® invece sono molto ben tollerate: in un gruppo test dei soggetti hanno assunto dosaggi crescenti di queste fibre “intelligenti” è ciò non ha provocato dolori o disagi intestinali.

Un abbinamento ideale è con ceppi probiotici specifici come Lactobacillus rhamnosus IMC 501 e Lactobacillus paracasei IMC 502 che riducono specie pathogene a favore delle eubiotiche e che hanno dimostrato in uno studio clinico su soggetti con sindrome dell’intestino irritabile con costipazione di ridurre il gonfiore e crampi e migliorare la consistenza feci e frequenza di evacuazione,  limitando la sensazione di disagio.

Un altro consiglio è approfittare della vacanza per svolgere attività fisica moderata che stimoli i fisiologici movimenti intestinali: primi fra tutti gli esercizi che favoriscono la tonicità dei muscoli addominali e perineali, per garantire una pressione adeguata in fase di defecazione. 

Dedicarsi a 30 minuti di nuoto o corsa leggera favorisce lo stimolo della peristalsi per l’attività aerobica che li caratterizza.

È stato dimostrato che certi tipi di attività fisica risanano la mucosa intestinale in quanto contribuiscono a ridurre lo stato infiammatorio, tra questi lo yoga, la meditazione e semplici esercizi di respirazione.

La stipsi può condizionare le nostre vacanze sia fisicamente che psicologicamente, quindi non facciamoc cogliere impreparati e mettiamoci nelle condizioni migliori per rendere questo momento memorabile.